Sarajevo guerra 1992. Ferite dell’assedio in Bosnia.

Assedio di Sarajevo. La guerra nel cuore dei Balcani nel 1992

Assedio Sarajevo. Parole pesanti come macigni. I miei ricordi di infanzia mi portano nella più grande città della Bosnia Erzegovina per i giochi olimpici del 1984. Ero poco più che bambino ma già seguivo le gare con passione. A distanza di 30 anni, in una calda estate all’improvviso la decisione di visitare Sarajevo, la capitale della Bosnia Erzegovina. Se invece ripenso ai ricordi di scuola, agli studi superiori, quando arrivi al loro termine riesci solo parzialmente a trattare gli argomenti del 1900; solo di sfuggita – tratti quel fatidico: 28 giugno, ma cosa accadde a Sarajevo 1914 in quel nefasto giorno ?

Sarajevo guerra. Tratti di storia

Quella giornata è famosa per lo studente serbo Gavrilo Princìp, che salta in braccio ai reali e gli spara contro due colpi mortali. La scarica di colpi contro l’erede al trono d’Austria-Ungheria, l’arciduca Francesco Ferdinando è fatale, egli muore dopo poche ore.

Da quel giorno, da quel capitolo Sarajevo attentato si aprì un capitolo di storia sanguinoso, difatti circa trenta giorni dopo l’accaduto l’imperatore Francesco Giuseppe seppure anziano dichiara aperte le ostilità dichiarando guerra alla Serbia aprendo così il primo conflitto mondiale, una tragedia di dimensioni immani che cambierà per sempre il volto dell’Europa aprendo la strada ad altri drammi. La storia era cambiata in breve tempo.

L’attentato di Sarajevo non fu altro che l’opportunità che i due imperi desideravano per scatenare la loro guerra già preventivata. Il ponte sulla Miljacka intitolato a Gavrilo Princip in epoca jugoslava è tornato dopo la guerra al vecchio nome di Latin Most ponte latino.

Sarajevo

Sarajevo Oggi:

Arrivati a Sarajevo di buon ora, all’inizio non ti dà il ritratto di una bella città, tutt’altro. Di primo acchito ci sembra davvero brutta, tutta palazzoni graffiati dai colpi di proiettile, arterie stradali affollate con macchine un po’ datate che emettono gas di scarico decisamente non a norma, strade principali ricolme dal traffico quotidiano, edifici con i segni della guerra e mega grattacieli orrendi, centri direzionali e uffici… nessuna attrattiva. In realtà dietro alle mura sgretolate, c’è un cuore pulsante che ha ripreso a battere, forte, con nuovo impulso e nuova vitalità. 

guerra Sarajevo
guerra Sarajevo

Assedio Sarajevo 1992 Guerra di Bosnia

In quei tre anni di conflitto durante il conflitto, Sarajevo soffrì più di tre anni d’assedio da parte delle forze serbo bosniache. Quando ti fermi a parlare con quelli che si sono salvati traspare nei loro occhi più di un velo di tristezza. Da un giorno all’altro siamo passati da una situazione normale ad una città sotto assedio, dove il confine tra vita e morte era rappresentato da un filo sottile che si poteva rompere in qualsiasi momento. Probabilmente la nostra memoria, facendo uno sforzo si focalizza sulla zona di Sarajevo Airport. Quella zona ancora oggi ha dei segni indelebili del conflitto. Si può ancora vedere il tunnel della speranza o con il nome di tunnel di Sarajevo.

Quando però abbiamo visitato Baščaršija, la guerra a Sarajevo 1992 pare cosi lontana, il quartiere turco ti riconcilia con il buon gusto. Sicuramente questa zona è la parte più bella  della città, una città nella città, contraddistinta da strade e stradine lastricate, bazar, negozi di artigianato turco, donne bosniache che fanno affari, caffè e ristoranti. Vi ho trovato un fascino del tutto particolare, come a Istanbul, per esempio, anche in mezzo a infiniti negozi e negozietti turistici. I minareti che svettano, la cattedrale, la sinagoga, questa aria multietnica che vi si respira è straordinaria.

Sarajevo
Centro di Sarajevo

È il luogo dove ti capita a ogni angolo di incrociare allo stesso tempo ragazze in minigonna e donne coperte da capo a piedi da lunghi burka di colore nero che lasciano a mala pena gli occhi scoperti.

Dedicate un po’ di tempo nella stessa giornata anche alla visita della Biblioteca Nazionale, oltre a essere ledificio più grande della città, essa fu devastata e distrutta durante i bombardamenti del 1992. Nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992 durante l’assedio di Sarajevo l’esercito della Republika Srpska bombardò l’edificio della Vijećnica mettendo a fuoco e fiamme l’edificio che ospitava la Biblioteca nazionale.

Tre giorni sotto le bombe incendiarie non fermarono decine di vigili del fuoco, bibliotecari e volontari che cercarono di mettere in salvo tutti i libri e i documenti che erano custoditi gelosamente al suo interno. Nonostante il grande impegno durante la guerra di Sarajevo, oltre il 90% dei testi andò distrutto, oltre due milioni di testi fu bruciato, e quella data è tristemente nota anche per il decesso della giovane bibliotecaria Aida Buturovic che morì mentre cercava di salvare i testi che erano conservati nella biblioteca.

Assedio di Sarajevo

Oggi Sarajevo ha cambiato completamente pelle è sede di diverse università sia pubbliche che private ospita molti festival e diversi musei che furono chiusi durante la guerra sono stati riaperti

Se non avete spunti Sarajevo turismo potrebbero essere parole magiche per la vostra prossima estate.. Noi vi suggeriamo un viaggio in Bosnia ! Provate, non vi deluderà ! Sarajevo si raggiunge facilmente attraverso tutte le arterie principali dall’Italia, passando da Zagabria e attraversare la frontiera a Gradiška oppure passare per Rijeka svoltare a Senj e passare il confine a Prnjavor affrontando in tal modo una via molto più panoramica.

Per andare in Bosnia serve il passaporto ?

No, è sufficiente la carta di identità.

Sarajevo Mappa:

Sarajevo si trova nel cuore della Bosnia Erzegovina, non molto lontana da Mostar.

Immagini di Sarajevo:

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