Viaggiatore |Mi sono reso conto di esserlo quando…

Viaggiatore – Una piacevole scoperta

Se sfogliamo un qualunque dizionario alla voce viaggiatore troviamo innumerevoli definizioni più o meno simili. Mi sono divertito per un attimo a fare una piccola ricerca, la descrizione che mi ha colpito maggiormente è stata quella della Garzanti che recita testualmente:

Chi compie viaggi di esplorazione, scoperta ecc. o viaggia anche solo per conoscere il mondo:

Proprio traendo spunto, da queste parole, se mi fermo a riflettere un attimo colgo l’occasione per pensare che il momento in cui mi sono sentito un viaggiatore è stato nel momento in cui ho deciso di dire basta alle luci colori, musica assordante delle discoteche. Mi erano palesemente venuta a noia, quei ritmi così lontani gestiti non dal tempo biologico dell’orologio, ma dello sballo delle discoteche, di quei ritmi frenetici che non sentivo miei, che non sentivo propri.

viaggiatore

Forse mi sono trasformato in un viaggiatore per caso ma a distanza di anni se mi guardo indietro, sono stra felice della scelta fatta. La fortuna maggiore è stata quella di trovare una ragazza che mi ha seguito in questa idea, che può sembrare folle, ma invece è stata la scelta vincente. Lentamente ci siamo trasformati, ci siamo allineati su nuove ipotesi di viaggio: non siamo di certo diventati dei viaggiatori del tempo, ma solo un viaggiatore curioso che ha voglia, piacere, desiderio di scoprire ed imparare cose nuove.

Viaggiatore | Quando diventi genitore

Dal momento in cui siamo diventati genitori, il concetto di viaggiatore si è modificato ulteriormente perchè non viaggi più solo per la tua sete di conoscenza e di avventura ma anche perchè nutri un particolare sentimento nei confronti di tua figlia, farle vedere e scoprire il mondo. Vieni colpito da una sindrome, quella del viaggiatore incantato, quando rivedi luoghi già visitati con gli occhi di una bambina rispondendo alle sue curiosità. Che emozione vedere lei con gli occhi sognanti… in quel momento sai di aver assolto al tuo compito, quella voglia di viaggiare non solo l’avevi con te, ma l’hai anche trasmessa !

«“Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. La fine di un viaggio è solo l’inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era.„ »

Magari proprio grazie a Momondo puoi trovare qualche idea interessante che scateni un desiderio che sino a questo momento tenevi nascosto.

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2 comments

  1. Bellissimo pezzo. Mi ci rispecchio totalmente nelle tue parole Leonardo!!!

    • Valigia a due piazze e mezzo

      Sono quei treni che ti cambiano, da quel giorno fine di luci e colori. Solo una valigia pronta che non torna più in garage.

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