Sant’Agata di Puglia – Monti Dauni

Sant’Agata di Puglia – La loggia delle Puglie

Quando parliamo di Puglia, ci vengono in mente spiagge, sole, musica e del buon cibo: spesso questi concetti sono spesso un pochino troppo stereotipati visto che nel tempo ne è stato fatto uso ed abuso. Non a caso, negli ultimi anni durante la stagione estiva, la presenza sul territorio di una grande quantità di turisti verso zone oramai sin troppo inflazionate. Proprio questo motivo ha spinto la nostra curiosità a virare, andando in cerca di qualcosa di diverso all’interno della Regione Puglia. Ci troviamo in un’ambiente sospeso tra le colline che non conosce gli eccessi del meteo, un giusto mix, circondato da una sana vegetazione boschiva che si alterna alle vegetazioni classiche del posto come grano e vigneti. Abbiamo puntato il dito sui Monti Dauni, per la precisione a Sant’Agata di Puglia. Non è stata una scelta casuale, visto che anche il Touring Club l’ha insignita della bandiera arancione.

Cosa è la bandiera arancione ?
La bandiera arancione è un riconoscimento di qualità turistico-ambientale conferito dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra italiano che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità

Sant’Agata di Puglia cosa vedere

S. Agata di Puglia è un vero e proprio tesoro nel cuore dei Monti Dauni, dominato dall’alto del suo castello. Dal suo imponente maniero dipartono mille vie, mille contorni che via via lentamente scendono sino al centro del piccolo paese.

Sant'Agata di Puglia
S Agata di Puglia

Una volta arrivati ai piedi del paese, necessariamente si deve lasciare la propria auto, e da lì cominciare una lunga camminata lungo le antiche vie, quelle vie in pietra viva che da non molto hanno ripreso luce, come un dolce ritorno al passato. Questo ambiente così bello è costituito prevalentemente da case in pietra, tutte ben curate, rappresenta il suo punto di forza. Fate molta attenzione alle porte di casa, troverete delle maschere in pietra, hanno un compito ben preciso dare lustro al mestiere o al simbolo della propria famiglia.

Sant agata di Puglia
Quando il meteo S. Agata di Puglia ci ha portato qualche fiocco di neve

Il comune di Sant’Agata di Puglia ha avuto due famiglie che per lungo tempo hanno dato lustro alla piccola realtà pugliese: la famiglia Nova e la famiglia del Buono. La prima, gestiva il frantoio, come facilmente immaginate, l’olio d’oliva ha da sempre rappresentato un bene primario per la comunità mentre la seconda aveva un forno a paglia. Aveva la caratteristica di essere il forno del paese, prima veniva cotta la pizza e poi il pane. Si accedeva al forno come in una scala gerarchica danno la precedenza alle famiglie in povertà sino a raggiungere le famiglie più ricche.

sant agata di Puglia
Il frantoio

Se continuiamo a salire lungo le strette vie arriviamo sino al castello, imponente, maestoso. Stupendo, unico, meraviglioso, domina la valle è stato rinominato con l’appellativo di “loggia delle Puglie” per il panorama che si gode dalla vetta. In passato appartenuto ad una possidente famiglia, ora invece nelle mani del comune che lo ha rilanciato specie durante le giornate estive dove è anche possibile prendere qualcosa di sfizioso in uno dei tanti street food posti nei pressi del castello.

comune di sant agata di puglia
Le rampe del castello

Sant’Agata di Puglia | dintorni

Nei dintorni ci sono tante zone da visitare con piacere, Ascoli Satriano e Candela forse sono le attrazioni più belle da vedere.

Ascoli Satriano

Piccolo comune nella provincia di Foggia, ha nel patrimonio archeologico un punto di forza dal valore inestimabile. Il Polo museale di Ascoli Satriano è una delle maggiori eccellenze del sud Italia. Al suo interno numerose opere d’arte, anche se i preziosi manufatti de “I Grifoni” in marmo policromo sono il vero gioiello. La cosa che colpisce è il perfetto stato di conservazione. Se li guardate con attenzione vi accorgerete che l’opera è stata rotta in più punti pronta ad essere trafugata e poi portata all’estero. Per nostra fortuna, l’operazione non è andata a buon fine. Si rimane estasiati.

Grifoni

Candela

Arrivata agli echi della cronaca, quando il Sindaco un paio di anni fa volle lanciare una campagna di ripopolamento della zona visto che negli ultimi anni, la zona si è lentamente depauperata della popolazione del luogo passando dagli oltre 8000 abitanti ai 2000 scarsi. Sorge su una delle tante alture della Daunia meridionale. Il borgo ha mantenuto nel tempo il suo vecchio stile rurale, facendo sembrare che lo scorrere del tempo non lo intacchi minimamente. Sono diverse le architetture presenti anche se quelle rapiscono maggiormente i nostri occhi sono queste piccole chiese dal grande valore storico e culturale.

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