Ryder Cup Golf. Roma diventa la capitale

La città eterna va in buca con la Ryder Cup. Il golf regala numeri da capogiro

Italiani popolo di santi, navigatori, allenatori e tra qualche giorno di golfisti. Avete capito bene, dopo le notti neozelandesi con Luna Rossa dove abbiamo imparato i termini velici come strambare, poggiare e issare lo spinnaker; è arrivato il momento di conoscere il significato di par, green, birdie e tanti altri. La Ryder Cup Golf a Roma ci offre una gigantesca opportunità.

Golf Ryder Cup

Numeri da capogiro tra biglietti e spettatori

Stiamo parlando di un evento storico; una festa indimenticabile che coinvolgerà non solo la capitale ma tutta Italia dal punto di vista mediatico. Sono moltissimi quelli che affermano che siamo di fronte al terzo evento sportivo del pianeta dopo Olimpiadi e Mondiali di Calcio.

Sembra incredibile ma i numeri sono molto chiari, a Guidonia a circa 30 chilometri a est della capitale i biglietti sono esauriti da tempo, mentre all’ombra del Colosseo sono attese oltre 250mila persone che si andranno ad aggiungere ai 620 milioni di telespettatori in oltre 190 Paesi, con circa 2.500 ore di diretta televisiva. L’evento in partenza era inizialmente previsto nel 2022, poi gli eventi legati alla pandemia hanno portato a uno slittamento di 12 mesi.

Non male per un felice “ritorno a casa” del golf. Forse nessuno ne è veramente a conoscenza, ma intorno al 30 A.C., sono state trovate le prime testimonianze di un gioco che somigliava come idea a quella del golf. Stiamo parlando della paganica, l’obiettivo non era una buca, bensì un albero.

L’Impero Romano all’epoca arrivò fino Gran Bretagna nella porzione meridionale, quindi non è improbabile che questo sia stato il precursore del moderno golf. Adesso, però, bando alle ciance, è tempo di tornare al 2023.

Nelle edizioni europee, si è sempre scelto di competere su percorsi della Gran Bretagna. Fanno eccezione solo tre date, nello specifico il 1997 quando la sede fu Valderrama in Spagna, nel 2018 a Parigi e appunto il 2023 a Roma. Sarà la terza volta lontana dalla terra d’Albione.

Come si diceva biglietti di ingresso esauriti in un attimo, richieste piovute ogni parte del mondo, un’occasione unica per rilanciare l’immagine dell’Italia in tutto il mondo sembra che ci siano state domande da oltre 100 paesi, ovviamente non è stato possibile accontentare tutti.

Se ancora non avete ancora chiaro della portata dell’evento provate a immaginare che la Ryder Cup disputata nel 2018 in Francia ha generato ricavi per 253,7 milioni di euro. Punto e stop. Verrebbe voglia di scrivere solo questo a chi contesta la portata dell’evento che si disputerà tra qualche giorno a Roma.

Chi gioca la Ryder Cup?
La Ryder Cup viene disputata negli anni dispari tra squadre di 12 membri provenienti da Stati Uniti ed Europa.

Immaginatevi la Ryder Cup come l’espressione massima di questo sport, l’eterna sfida tra Europa e Stati Uniti.

Ryder Cup Roma

Ryder Cup Golf

Sino a oggi avevamo pensato al golf, come a uno sport elitario, un’attività per ricchi benestanti da frequentare in circoli esclusivi. Il concetto di mettere la palla in buca è rimasto, coinvolgendo tutti con qualunque stipendio, di qualsiasi età. Provate a chiudere gli occhi e immaginate questa cifra: 70.000.000. Non è un numero a caso, bensì sono i praticanti abituali nel mondo, vista la sua grande popolarità in Giappone, Stati Uniti e Regno Unito. In Italia siamo in crescita ma a oggi i tesserati non arrivano a 100.000 praticanti andando dai baby sino a professionisti.

Le regole del gioco sono sempre le stesse, cambia la location e il clima può esser un fattore determinante durante il giorno di gara. Il campo da gioco non è standardizzato, montagna, pianura, pendenze, ostacoli, sabbia, possono essere elementi presenti all’interno del terreno di gioco. Unica cosa che accomuna i campi in genere avremo a che fare sempre con campi da 9 o 18 buche.

In tutto questo, mazze elemento fondamentale del gioco: legni, ferri e putter. La scelta spetta ovviamente al giocatore in base, al terreno, alla sua esperienza.

Come funziona la Ryder Cup
Ogni incontro vale un punto, mentre gli incontri terminati in pareggio valgono ½ punto per ogni squadra. La prima squadra a raggiungere 14½ punti vince la Ryder Cup. Se gli incontri dovessero dare come risultato finale un pareggio per 14 a 14, la squadra detentrice della Ryder Cup si riconferma vincitrice.

Ryder Cup

Tutti felici e contenti?

Destagionalizzare il turismo è uno dei grandi obiettivi del mercato italiano. Sfruttare i grandi eventi per riqualificare infrastrutture e servizi è proprio una delle proposte che dovranno fare da volano per tutta l’imprenditoria. Numeri alla mano, sembra che tutto vada per il verso giusto, tutto praticamente esaurito, dagli hotel a cinque stelle sino a giungere alle strutture basiche. Quelli che decideranno di trovare un alloggio all’ultimo minuto oppure desiderano fare un week end nella città eterna faranno molta fatica visto che gli occhi di tutto il mondo golfistico saranno puntati sulla capitale.

Ma sono tutti felici e contenti di questo evento? Non proprio tutti.

La Ryder Cup 2023 se da un lato farà felice gli appassionati di golf italiani e soprattutto stranieri, un po’ meno i romani. Perché la tradizionale sfida tra i migliori giocatori europei e americani, al via il prossimo 29 settembre nella Capitale, lascerà senza metropolitana almeno 50mila abitanti e tre quartieri, per quattro giorni. Il Comune? Non ha abbastanza treni e i pochi che ci sono serviranno ad aumentare le corse a beneficio del pubblico della Ryder Cup.

Se da un lato ci saranno dei disagi evidenti, dall’altra proprio in occasione dell’evento si è riusciti a portare a conclusione l’allargamento di via Tiburtina dopo 19 anni: di lunghe attesa. Finalmente si marcerà su tre corsie.

Evidente l’auspicio per quella che la Ryder Cup che si disputerà tra qualche giorno al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia (Roma) vada vista non solo in un’ottica sportiva: ballano numerosi posti di lavoro, incremento del turismo e quindi crescita di un Paese.

Speriamo che una volta terminata la manifestazione, una volta spente le luci della ribalta, certe aree non tornino a essere dimenticate dalle istituzioni.

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